mercoledì 29 ottobre 2008

Riflettiamoci sopra...

Già da qualche giorno non scrivo post, l'unico tema non personale che mi sento di affrontare riguarda la protesta del mondo dell'insegnamento, tutto intero dalle elementari all'università, tutto compatto contro riforme per la scuola, e tagli per le università(non è certo una riforma, la spiegazione dei tagli pesanti che vengono fatti!!). Viene messo in crisi un sistema che attraversa tutto lo stivale, tutti i ceti sociali, senza distinzione di idee politiche o altro, non è certo di destra o sinistra tutelare l'istruzione di tutti, e cercare di fare il massimo con i soldi disponibili (leggi efficienza). Ora è chiaro che tutto è dettato dalla necessità di effettuare dei tagli per recuperare soldi, poi ognuno si costruirà la propria idea, riguardo al perchè si toglie l'i.c.i. a tutti indistintamente(benestanti o no), e perchè si tolgono fondi all'uni. dove studiano coloro che magari soldi per fare la luiss o la bocconi non ce l'hanno( io peraltro anche se multimiliardario rifarei Ing. a pisa). Riflettiamo sul perchè non si vuol fare una riforma, ma solo recuperare soldi da destinare ad altro, i più maligni potrebbero pensare che dietro ci sia un disegno per permettere un'istruzione secondaria solo ai più abbienti, e in aggiunta abbassare il livello delle scuole, potrebbe sembrare un modo per tenerci nell'ignoranza, ma solo i maligni lo pensano. D'altronde io personalmente o paura di chi non cerca di dare strumenti a tutti: per esprimere le prorpie potenzialità e per costruirsi un prorpio parere riguardo alle cose. Quindi la voglia di protestare è molto presente, e forte, l'ho fatto in questi giorni e lo farò nei prossimi, le ripercussioni negative di tali leggi, saranno nel medio periodo e troppo dannose per lavarsene le mani e dire no, a me non riguarda. Tanto più i motivi di una protesta sono giusti(almeno per me) tanto + la protesta non può permettersi di "sbagliare" di prendere strane pieghe, insomma di rischiare di perdere credibilità, per questo i manifestanti o cmq gli oppositori devono assolutamente mantenere i toni decisi ma civili, non farsi trascinare da episodi di violenza, non cedere a provocazioni di nessuna natura, come Cossiga a voluto avvertirci( si ok, ci ho messo dei giorni per capire che era un 'avvertimento e non una minaccia), metteranno degli infiltrati che faranno casino, i facinorosi saranno poliziotti in borghese, che agiteranno gli animi e se seguiti e non emarginati e isolati, porteranno a episodi di violenza che autorizzeranno di fatto l'intervento delle forze dell'ordine in stile repressione, non cadiamo in questo tranello, anzi, non diamo la possibilità di farci etichettare, di farci assegnare dai media, fin troppo filogovernativi, tanto da far sorgere + di un sospetto, come dei perditempo, con tanta voglia di fare casino. Questa lotta contro ciò che non vogliamo la dobbiamo portare su altri piani, abbiamo bisigno di visibilità, di fornire info obbiettive a chi ascolta solo i tg faziosi( a voi il compito di individuare quelli che non lo sono), dovremmo usare tutta la fantasia che abbiamo, per mettere in atto proteste originali, che portino ad parlare del perchè protestiamo e non di altro, il massimo sarebbe riuscire a far spegnere la tv alle persone, e farle avere una idea prorpia, riuscire a portar fuori da casa la gente per farla parlare, e partecipare, la casalinga, l'operaio, il commerciante, l'impiegato, battiamo chi detiene i mass-media con nuove forme di "intrattenimento" togliamo gli spettatori a chi fa informazione faziosa, guardate che effetto fantastico hanno avuto le lezioni in piazza, ci vogliono cose così e posti dove discuterne, che non si limitino a assemble studentesche, portiamo una "controinformazione" alla gente comune, forniamo un nuovo punto di vista, come dire scopriamo gli altarini, la famosa opinione pubblica dobbiamo conquistarla, con le nostre risorse "mentali", spostiamo il terreno della "lotta" su uno a noi più favorevole, usciamo da quello del governo, non ci facciamo trattenere nelle sabbie mobili del loro politichese, insomma quando una causa è giusta portandola avanti con determinazione volontà e pacatezza (gandhi, martin luther king, etc, etc) i risultati si ottengono, creiamo qualcosa di più divertente che stare sul divano a vedere il campionato sulle tv del presidente, le persone si annoiano sfruttiamo questo, lottiamo con le idee vivaci, fresche e nuove, facciamo spengere la tv, facciamo capire che "la libertà non è uno spazio libero, ma partecipazione" non permetteremo che l'istruzione dello stesso paese di Dante, Petrarca, Boccaccio,Leonardo,Donatello,Raffaello,Fermi,Galileo,Rubbia, venga spazzata via per permettere a chi governa di mantenere promesse elettorali (alitalia,ici) , spegnamo la tv, spieghiamo la protesta a tutti e teniamo duro senza cadere nei tranelli.

1 commenti:

lore ha detto...

Questo è quello che intendo per nuove forme di protesta creative (tratto da repubblica):

La protesta contro il decreto Gelmini assume forme fantasiose a Firenze. Al Polo scientifico di Sesto Fiorentino, occupato da giorni, gli studenti hanno 'scritto' 'No alla 133' utilizzando le loro autovetture parcheggiate sul piazzale. La scritta e' stata poi fotografata da un aereo. All'Istituto alberghiero 'Saffi' alcuni docenti e alunni si sono incatenati ai cancelli della scuola