mercoledì 8 ottobre 2008

I discorsi di Winston Churchill

Un grande condottiero, è in grado di tirar fuori dalla sua gente forza inimmaginabile, sopportazione senza limiti, attaccamento alla causa, volgia di combattere e poi un punto di appoggio, quando tutto intorno non c'è più nulla, quando le certezze di una vita si sgretolano... il più famoso esempio è quello dell'Inghilterra durante il secondo conflitto mondiale, dove la Germania sembrava incontrastabile, e dove per la prima volta si paventava l'invasione delle isole britanniche da parte di uno stato nemico, Churchill , spesso alla radio teneva discorsi al suo popolo, dove spiegava cosa succedeva, perchè succedeva, quando, ma soprattutto non facendo sentire le persone sole, allo sbando, ma anzi motivando alla grande ogni abitante, facendo capire che tutti insieme avrebbero potuto resistere o vincere, ma che di sicuro non si sarebbero fatti calpestare..ma sentiamo un brano di un discorso dopo una sconfitta:
leggete cosa scrive quando gli u.s.a. non sono ancora entrati in guerra, il Belgio è allo sbando e la Francia in grosse difficoltà, gli Inglesi sono praticamente da soli a guardarsi dai tedeschi nazisti che vogliono invadere l'isola:
"Combatteremo in Francia, combatteremo sui mari e sugli oceani, combatteremo con fiducia crescente e con crescente forza nel cielo, difenderemo la nostra isola, a qualunque costo, combatteremo sulle spiagge, combatteremo sui campi d'aviazione, combatteremo nei campi, e nelle strade, combatteremo nelle colline; non ci arrenderemo mai. E anche se, cosa che non credo per un istante, quest'isola o una grossa parte di essa dovesse essere soggiogata o affamata, allora il nostro Impero d'oltremare, armato e guidato dalla Flotta britannica, porterebbe avanti la lotta, fino a che, quando Dio vorrà, il nuovo mondo, con tutta la sua forza e la sua potenza, interverrà a salvare e a liberare quello vecchio." ...in inglese la parte finale suona così: "...We shall never surrender" ...emozionante... "Hitler sa che dovra sottomettere noi su quest'isola, o perdere la guerra. Se noi possiamo resistergli, tutta l'Europa potra essere libera e la vita del mondo potrà avanzare verso altipiani più vasti illuminati dal sole. Ma se falliremo, allora il mondo intero(..)sprofonderà nell'abisso di una nuova Era Oscura(..) sinistra (..) e distorta(..). Accingiamoci dunque al nostro dovere, e comportiamoci in modo che, se l'impero britannico durasse per un millennio, gli uomini diranno sempre: "Quella fu la loro ora più bella" "
Sono tutti brani bellissimi, ma per ora basta, a presto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace questa sezione del tuo blog sui discorsi dei grandi uomini del '900. Anche se fanno venire un certo sconforto se li paragoni ai sedicenti leader di oggi. Qualche mese fa ho letto di Churchill sul libro di Augias "I segreti di Londra", quando ho letto il tuo post mi sono ritornate in mente quelle pagine, sulla sua straordianria capacità di motivare la popolazione in un momento disperato. Noi qui abbiamo Berlusconi, Bush, Brown...uh signur meglio non pensarci.

lore ha detto...

...ele sei una grande!!! ...infatti lo scopo (ma non sono così presuntuoso!!) sarebbe quello di far vedere ai miei lettori cosa significa essere grandi statisti, o grandi condottieri, o almeno cosa vuol dire credere in qualcosa di grande, o avere sulle spalle la responsabilità di un intero popolo, niente a che vedere con le persone che conosciamo noi, da dx a sx, governanti e oppositori, persone piccole piccole a confronto di questa gente che non a caso a "vinto" dicendo semplicemente le cose in cui credevano, senza sporcarsi le mani con sondaggi, alleanze strane, voglia di poltrone, persone che mettevano il bene della comunità(collettività) avanti a tutto, e infatti avevano seguito...stay tuned ;)