sabato 31 ottobre 2009

venerdì sera??

uscire venerdì alle 23 in direzione firenze e rientrare sabato alle 20, bello!!! ..un po' stancante, poi ti viene il "jet leg", ma ogni tanto ci vuole...ah bene!!!

domenica 25 ottobre 2009

Olive


Quante volte, andando alla ricerca di emozioni intense, ho fatto cose assurde o bizzarre. Ma credo che ciascuno di noi leghi, a cose che faceva da piccolo, un sapore speciale. Ci sono gesti e sensazioni, che con il trascorrere del tempo assumono il ruolo di punti cardine della tua personalità. Emozioni e sensazioni che provandole, ti senti a casa, ti senti come quando eri un bambino, ti riportano indietro negli anni attraverso un brivido che lento scende lungo la schiena, e quando finisce ti lascia con l'innocenza perduta...In autunno raccolta delle olive e olio novo. Armato di guanti, con i parenti aggrediamo un albero, carico di olive. Dopo aver disposto i teli a terra, 2 con le scale, uno dentro l'albero (io) , in 2 pensano ai rami bassi, ogni 20 min facciamo un albero. I rami carichi scivolano tra le mani, perdendo i frutti, toccare con delicatezza, ma abbastanza energicamente da staccare le olive.
Il sole splende, la collina si stende ai miei piedi, gli alberi sono in fila ad aspettare il loro turno di coccole, le olive fremono in attesa di diventare olio. Io non vedo l'ora di chiudere il telo. Si la parte più bella!! si devono togliere i rametti dai teli, mi tolgo i guanti, e pettino le olive con le mani nude, eccola finalmente, la sensazione regina!!! I frutti succosi scorrono tra le mie dita, morbide e spesse olive, lisce come mai nessuna cosa, mi appagano. ecco il brivido, sono contento, la natura mi circonda, e io ne sono partecipe, la aiuto a realizzarsi, faccio parte della collina, della terra, mi sento alle origini, mi sento a casa. Sporco, motoso e stanco, ma sereno. Il tramonto scandisce la fine della raccolta odierna, la stanchezza felice è piacevole, dopo una doccia la terra se ne và, la stanchezza pure, le sensazioni uniche, invece, mi accompagneranno tutto l'inverno, l'olio non codirà solo i miei piatti ma nutrirà i miei ricordi...

lunedì 19 ottobre 2009

Amici maiuscoli


Guardaci lì !!! Fino a qualche anno fa, le nostre nottate erano ben altre... ...ora pienotti e sorridenti, con un bicchiere di vino, ci riserviamo qualche serata, in qua e là. Immersi fino ai capelli negli impicci della vita, guardando questa foto, penso a qndo i pensieri erano di ben altra levatura. Ci si preoccupava di organizzare un w-end da paura, di non mancare a quell'evento tanto aspettato, ora tra case, lavori che non ci sono, e strade da trovare, siamo "cresciuti" , siamo adulti, siamo quello che avevamo paura di diventare: grandi (e grossi!!). La vita ci riserverà duri colpi, alcuni sono già arrivati, altri seguiranno, ma non perdiamo questo: un bel sincero, grasso, e fragoroso sorriso. A presto, Lore.
(da Dx: Luca, Leo, Lore, Io)

venerdì 16 ottobre 2009

Ora di punta

Non mi va + di lavorare, per oggi basta! Come spesso accade mi sorprendo a giocherellare con le tende dell'ufficio: apri e chiudi, vedi la vetrata dall'altro lato della strada, non la vedi più, vedi un 27° piano, non lo vedi più. Ora uscirò da lavoro e la 5° strada mi assalirà con la sua folla infernale: uno slalom tra un corpo e l'altro! Di solito metto gli occhiali scuri per barricarmi nel mio mondo. 2 fermate di metro e sono quasi a casa: a fianco a me c'è il lettore del NYT, il venerdì legge il NYP ho sempre creduto che lo faccia x l'inserto che allegano. Di fronte a me c'è il giovanotto con la sua immancabile cascata di capelli sulla faccia e l'ipod, oggi ha messo la cover nera. Le signore, sono là in fondo, parlano al cellulare. Oggi, non vedo la ragazza con le lentiggini, forse è su un'altro vagone, forse oggi non era a lavoro...quanti corpi così vicini, e qnte vite così lontane...poi ci sono io. La mia mente è altrove, protetto dagli occhiali osservo gli altri, ogni giorno la stessa immagine, ogni anno gli stessi volti, ma non so a chi apparetengano. Esco dalla metro con passo serrato mi avvio verso casa, le gambe si muovono in automatico, io sbircio tra le vetrine, conosco tutte le commesse a memoria, qnto mi piace la biondina di starbucks, questa settimana fa il turno di pomeriggio, ma hanno cambiato la divisa, wow qnto le dona!! -SBAMM- sbatto contro qualcosa, no!! il cieco che alle 6e15 aspetta di attarversare la strada. "mi scusi tanto, sono mortificato" esclamo " aspetti l'aiuto a rialzarsi" . Mi vergogno tantissimo. Mi scuso con così tanta veemenza, che non do il tempo, al malcapitato di dire niente. Dopo 5 min siamo a bere una tazza di caffè, dopo quello che ho combinato, mi sento in dovere di stare un po' con quest'estraneo. Rassegnato all'idea di dover sprecare un po' di tempo con lui, intavolo una conversazione. L'orologio del locale segna le 19 e 30, il tempo è passato veloce, l'imbarazzo, misto a senso del dovere iniziale, ha lasciato il posto alla curiosità!! Quell'estraneo che dentro di me, da 2 anni, era relegato al ruolo di non vedente che alle 18 e 15 attraversa l'incrocio con la 7° strada, ora si chiama Rob. A quell'ora rientra a casa dopo aver passato il pomeriggio con i nipotini. I nipotini vivono lì vicino, dietro il portone verde con quella orrenda maniglia dorata. Il tempo che passa è scandito da tazze di caffè bollenti e parole piacevoli che mi scaldano, come la commessa biondina, che ha un cartellino con su scritto Katrine, e mi sorride.

mercoledì 14 ottobre 2009

autunno '09

eccomi qui, in quel di pisa a scrivere, eccomi qui nel mio mondo, nel mondo che mi sto costruendo, nella mia sfera ;)
...finalmente casa, città, lavoro, auto.