lunedì 6 ottobre 2008

I have a dream


Martin Luther King, premio Nobel per la pace nel 1964, era un attivista politico statunitense, non violento che si betteva per l'uguaglianza e quindi per la parità dei diritti tra le varie etnie degli u.s.a. nel '63 ci fu una grande manifestazione alla cui conclusione a Washington, pronunciò il celebre discorso "I have a dream" di cui sopra avete un piccolo estratto..quando ad una giusta causa (contenuto)
«I have a dream: that one day this nation will rise up and live out the true meaning of its creed:We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal»
«Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo:"Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali"»
si unisce una forma valida, la potenza della lotta è devastante...negli anni'50/'60 negli u.s.a. per i "neri" era difficile condurre una vita come un "bianco" ma dopo quel giorno le cose cambiarono, vediamo dei brani in italiano di quel discorso, al quale una folla oceanica assistette (
traduzione di Tania Gargiulo)
«Oggi sono felice di essere con voi in quella che nella storia sarà ricordata come la più grande manifestazione per la libertà nella storia del nostro paese...Sono passati cento anni, e la vita dei neri é ancora paralizzata dalle pastoie della segregazione e dalle catene della discriminazione.
Sono passati cento anni, e i neri vivono in un’isola solitaria di povertà, in mezzo a un immenso oceano di benessere materiale.
Sono passati cento anni, e i neri ancora languiscono negli angoli della società americana, si ritrovano esuli nella propria terra...Adesso é il momento di risollevarci dalla valle buia e desolata della segregazione fino al sentiero soleggiato della giustizia razziale...In America non ci sarà né riposo né pace finché i neri non vedranno garantiti i loro diritti di cittadinanza.
I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione finché non spunterà il giorno luminoso della giustizia.
* Ma c’é qualcosa che devo dire al mio popolo, fermo su una soglia rischiosa, alle porte del palazzo della giustizia: durante il processo che ci porterà a ottenere il posto che ci spetta di diritto, non dobbiamo commettere torti.
Non cerchiamo di placare la sete di libertà bevendo alla coppa del rancore e dell’odio.
Dobbiamo sempre condurre la nostra lotta su un piano elevato di dignità e disciplina.
Non dobbiamo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica...E quando questo avverrà, quando faremo riecheggiare la libertà, quando la lasceremo riecheggiare da ogni villaggio e da ogni paese, da ogni stato e da ogni città, saremo riusciti ad avvicinare quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, protestanti e cattolici, potranno prendersi per mano e cantare le parole dell’antico inno: "Liberi finalmente, liberi finalmente.»



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Fra poco meno di un mese il sogno confessato davanti a quella folla immensa potrebbe avere il suo compimento più significativo con l'elezione di barack obama alla presidenza. Ma non si può nascondere la testa nella sabbia e non vedere che per arrivare alla vera uguaglianza ce n'è ancora un pò di strada da fare. Lo abbiamo visto in occasione dell'uragano Katrina, nei pestaggi che ancora oggi si verificano, lo vediamo nel braccio della morte delle prigioni e anche nelle piccole cose della quotidianità americana. Ma certo l'elezione di un afroamericano avrebbe un valore immenso e darebbe l'impulso decisivo. Tornando a luther king, durante il servizio civile ho potuto leggere i quotidiani dei giorni della sua morte quarant'anni fa, e in particolare mi ricordo gli articoli sui funerali. Mi sono emozionata pensando che quella che per noi oggi è storia da libri o documenti d'archivio, allora era cronaca quotidiana, ed ho cercato il più possibile di approcciarmi in quel modo agli eventi, come se li scoprissi anch'io giorno per giorno. Prolissa come sempre...buon inizio settimana biscugino!

lore ha detto...

grande Ele, vedo che a volte riesco a scatenare la reazione che vorrei...il buon dna non mente ;) bacibaci