martedì 28 dicembre 2010

2010: tensione sociale

si chiude un 2010 dove la vita di tutti i giorni, le scelte, le abitudini sono state dettate da una parola con dietro un mondo: Crisi.
come diceva qualche anno fa c.guzzanti in un personaggio di successo "c'è grossa Crisi".
in questo secondo anno di crisi i lavori sono mancati , nella migliore ipotesi hanno traballato ,
lo stato sociale non ce l'ha fatta a coprire le necessità di tutte le categorie, conosco in prima persona, gente vicina alla pensione che senza lavoro è costretta a occuparsi di lavori quasi dimenticati tipo recuperare il rame dagli elettrodomestici buttati nell'immondizia e rivenderlo, ragazze "grandi" che avendo mutuo e un lavoro perso o ridotto come ore e/o salario si danno al babysitteraggio, ritornano a fare le ripetizioni ai ragazzi come quando andavano all'università, ma scarseggiano anche le possibilità di fare questi lavoretti.. dopo anni sento persone parlare di rammendi ai vestiti, farsi le sciarpe con la lana ed i ferri, regali fatti in casa.
insomma mancano i soldi, e mentre fino a poco fa mancavano per il superfluo, ora mancano anche per il necessario.
aggiungendo che i politici galleggiano nel loro immobilismo, nel loro screditarsi reciproco, nel loro imperterrito modus operandi clientelare, si arriva ad avere forti tensioni sociali.
i soldi mancano, sia x l'università, sia per la difesa, che per le infrastrutture, per la cultura...insomma, mai nessun politico che esca con questa frase: " non abbiamo soldi, dobbiamo tagliare tutto per intervenire su cosa pensiamo possa giovare all'economia del paese, nella speranza che aiuti la ripresa (che credo sia ormai arrivata n.d.r.)" e poi ogni schieramento dirà come crede di risollevare l'economia... invece abbiamo scandali. l'emersione del torbido della politica, favori in cambio di posti di lavoro, di sesso, di soldi forse, insomma, i cittadini comuni si sentono presi in giro, perche sembra che solo tale categoria debba farsi carico di questa crisi.
a maggior ragione i giovani, e i 30enni, che hanno per primi visto una prospettiva di benessere inferiore rispetto alla generazione precedente.
poi sento che non dovrebbero manifestare, farsi sentire, provare a far valere le proprie ragioni.
siamo all'assurdo!! i politici non capiscono che in piazza o sui tetti ci sono persone che entrano in banca per chiedere mutui per comprare una casa, e si sentono ridere dietro dai bancari, non possono cotruire un percorso dignitoso con i partner. le manifestazioni, sono di coloro che hanno paura di un forte scadimento dell'istruzione italiana, ed i politici invece di spiegare doviziosamente xkè potrebbe non essere così, tacciano gli studenti di essere estremisti e terroristi. operai che pur di lavorare si stanno abbassando diritti, sicurezza, e stipendio, e alza la precarietà e purtroppo l'asservimento al datore di lavoro...
poi i politici si chiedono perchè la gente è incazzata!! ..stanno troppo dentro il palazzo, sono lontani dai cittadini, ormai è chiaro a tutti soprattutto a chi "vende" il voto che il loro (dei politici) unico obbiettivo è curare i loro sporchi affari e ricompensare chi contribuisca a farli rieleggere...
i tempi sono maturi, e non sarà un atto di violenza a cacciarli, ma l'estro la bravura, l'intelligenza di coloro che devono pagare anni di sperperi, di sprechi, di sfarzi, di troppo benessere della società, con futuro incerto, precariato, vita con un livello minimo salariale e tantio tanti sacrifici, ebbene queste persone, visto che sono a farne di sacrifici ne faranno uno in più, riusciranno a fare a meno del triste e deprimente spettacolo politico visibile su giornali e tv quotidianamente, che avrà il solo effetto di mostrare quello che la maggior parte dei politici è realmente: un branco di accattoni d'alto borgo.

1 commenti:

lore ha detto...

scritto di getto e si vede, come articolo fa cacare!!! ..però lo lascio, ci sono delle frasi ad effetto azzeccate ;)