mercoledì 24 settembre 2008

Se proprio devo aver fede in qualcuno, scelgo Socrate

Nel passato ci sono stati grandi personaggi che hanno detto e fatto grandi cose. Una delle più evolute civiltà del passato, almeno in termini di "democrazia" era quella dell'antica Grecia inparticolare Atene al tempo di Socrate, Platone e Aristofane(giusto per citarne qualcuno), non voglio annoiarvi con esempi del perchè erano veramente avanti, se non lo sapete andate su wikipedia a cercare, voglio solo dire che, il più grande di tutti secondo me è stato Socrate, che neppure di fronte alla morte è sceso a patti con i suoi accusatori, nè è venuto meno al suo credo, a quello che aveva sempre detto, fiero fino alla fine, con la pacatezza e il perdono verso gli altri; proprio, solo di chi sa, di essere nel giusto, anzi lasciando agli altri, anche a me quindi e spero anche a voi, un ultimo grande insegnamento prima di esser condannato a morte da un industriale (sì, è improprio..), della serie pensatori contro detentori del denaro, vi dice nulla ?? cmq Platone ci racconta così le ultime parole di Socrate davanti agli Ateniesi, la cui maggioranza lo sta condannado appunto :
"Ma bisogna, giudici, che anche voi speriate bene davanti alla morte e teniate in mente questa verità, che non può esserci male per un uomo buono, né da vivo né da morto, e niente di quanto lo riguarda è trascurato dagli dei; anche le mie vicende d'ora non sono avvenute da sé, ma mi è chiaro che ormai per me morire ed esser liberato dal peso dell'azione(del tribolare) era la cosa migliore. Per questo anche il segno non è mai intervenuto a distogliermi ed io personalmente non provo nessun rancore verso chi mi ha votato contro e chi mi ha accusato. A dire il vero, non mi hanno votato contro ed accusato con questa intenzione, ma pensando di danneggiarmi, e perciò meritano di essere biasimati. Tuttavia, a loro faccio questa preghiera: i miei figli, una volta cresciuti, puniteli, cittadini, tormentandoli come io tormentavo voi, se vi sembra che si preoccupino dei soldi e d'altro prima che delle virtù; e se fanno finta di essere qualcosa ma non sono nulla, svergognateli come io facevo con voi, perché non si prendono cura di ciò di cui occorre curarsi e pensano di essere qualcosa senza valer nulla. E se farete così, io sarò trattato giustamente da voi, ed anche i miei figli.
Ma è già l'ora di andarsene, io a morire, voi a vivere;chi dei due però vada verso il meglio, è cosa oscura a tutti meno che al dio
. "

Qualunque commento sarebbe un scempio verso quelle parole.
Poi sempre tratto dall' "Apologia di Socrate" voglio riportare quando Socrate dice la famosa frase riassunta con io so di non sapere:
..."Infatti tutti quelli che erano lì presenti ogni volta che io dimostravo a qualcuno la sua ignoranza, credevano che io ero un pozzo di sapienza. Ma, in realtà, ateniesi, soltanto dio è sapiente e in quel responso egli ha voluto appunto dire che la sapienza umana è ben poca cosa, anzi, nulla addirittura. Evidentemente, se il dio ha parlato di Socrate, lo ha fatto solo per servirsi del mio nome, come di un esempio, quasi per dire: «O uomini, il più sapiente di voi è chi, come Socrate, sa che la sua sapienza non conta proprio nulla."
Leggetevi L'apologia di socrate
Traduzioni prese da Maria Chiara Pievatolo e wikipedia

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