lunedì 1 febbraio 2010

Tutti amano i pompieri

"Ciao, si entrate pure è aperto!! "
"Se le piastre sono accese, ce lo fai qualcosa da mangiare?"
"Guarda, per voi le accenderei le piastre! ditemi che cosa vi piace di più, che ve lo preparo!"
"Grazie, 6 troppo gentile, senti allora prendiamo 4 bei panini, quelli che ti vengono meglio!"
Erano 2 bei ragazzi, bei fisici, li vedevo in faccia che erano stanchi e affamati, chissà da quanto tempo erano in piedi! dopo lo scoppio, tutte le forze militari e civili erano andate a dare una mano, pompieri per primi. Praticamente sono angeli, sotto le macerie pericolanti a salvare i superstiti, quasi quasi glieli regalo questi panini e queste 2 birre. se non fosse per loro sarebbe stata una tragedia di proporzioni assai peggiori.
"Tornate dal crollo?"
"Si siamo stati lì 10 ore, ora dobbiamo riposarci un po', domattina riattacchiamo!"
"Ma che ci fate lontano così, dalla caserma e dal fattaccio?"
"Non ne potevamo più di quelle macerie e di quelle urla strazianti! volevamo allontanarci e staccare un po. E poi ci hanno detto che questi sono i panini più saporiti di tutta la provincia!"
Sarà per il vestito da pompiere sporco di polvere, per i capelli spettinati dal casco, o per quegli occhi scuri, stanchi e intensi, ma lo ascoltavo e lo guardavo come ipnotizzata.
Avrà 10 anni più di me. "Ragazzi che ne dite intanto di una birra, e di questi crostini salsiccia e stracchino?" Glieli ho portati con una leggerezza insolita, i miei fianchi si muovevano come comandati dal suono di un flauto lontano.
"Questo è proprio quello che ci voleva! Cmq io mi chiamo Bruno, e lui è Piero"
Quella stretta di mano energica e calda, mi faceva impazzire, arrossii.
"Io sono Michelle, e voglio sapere se tutti i pompieri sono così intrapendenti!"
"No, solo con le ragazze carine e inarrivabili!! ...dai scusa non voglio fare il piacione, solo che è bello fare una conversazione normale senza pensare a quello che è accaduto poche ore fa..."
"no problem, sto volentieri allo scherzo cmq, si sono inarrivabile, e non mi faccio problemi se mi chiedono come mi chiamo! da dove venite? Roma?"
"Si, si sente tanto così? siamo stati svegliati alle 3 stanotte, partiti di corsa, ed eccoci qua, in toscana." Le parole scorrevano, le birre diventaro limoncello e poi rum. passarono a trovarmi Stefania e Gilde. Quel mercoledì tragico mi vide in un quadretto da cartolina in 5 dentro la mia paninoteca a parlare come se ci conoscessimo da una vita. Non nego che ero molto attratta da Bruno, anche se decisamente + grande di me, mi attraeva tantissimo. Era simpatico, scherzava, rideva, aveva energie da vendere, mi faceva sentire a mio agio, e poi che fascino, quello dell'uomo maturo, quel fascino di chi ne ha viste e vissute tante. Capivo che ci provava con me, ma in maniera soft, garbata, con le armi giuste.
"Bruno, io sono stanco morto, mi dispiace interrompere questa serata piacevole ma sono 24 ore che siamo in piedi e domani c'è da fare, dai rientriamo in caserma, che un letto ci aspetta."
Quella frase mi scosse, l'incanto era finito. Chiusi il locale, tutti e 5 ci dirigemmo verso la macchina.
"Piero, te prendi la nostra, e accompagna le bimbe, ci vediamo in caserma, io vengo con Michelle, mi porta a vedere, il lungomare." l'incanto ricomparve come chiamato dal suono della sua voce.
Sapevo come sarebbe andata la serata, andai diretta a casa mia. E' stata una serata fantastica, è stato un amante fantastico, è stato quasi un sogno, l'unica cosa piacevole in questo giorno funesto per Viareggio.
I contatti nei giorni seguenti proseguirono, le conversazioni erano frizzanti e mai noiose.
All' n-esimo invito decisi di andare a trovarlo a Roma. Lasciai il negozio alle mie amiche, cosa mai fatta. In treno pensavo a come sarebbe stato, frequentare un uomo di 10 anni più grande di me. Certo molto più maturo di tutti i ragazzi frequentati fino ad adesso, senza tutti quegli atteggiamenti infantili e sciocchi, che non avevo mai sopportato. Sorridevo. Roma arrivo, e la felicità ci trovo! facevo anche le rime, tanto ero contenta. Durante il viaggio ci saremo sentiti 1000 volte. Fu l'abbraccio più lungo e intenso che abbia mai avuto. Alla stazione, come 2 ragazzi che si incontrano in ferie e si rivedono in autunno, giusto per provare a rinverdire quel bel ricordo estivo. Mi disse che purtroppo non poteva ospitarmi in caserma, e che mi avrebbe fatto alloggiare in un posticino carino di proprietà di un suo amico. Quasi per gioco gli dissi :"
Ma te con chi vivi?" e lui imbarazzatissimo, ma con quella faccia sensuale, sincera e un po' da paraculo: "con la mia ex moglie, con la mia nuova ragazza e con 3 figli. Si, è una situazione complicata, ma i 3 figli non sono tutti miei, uno è mio e della mia ex moglie, uno è mio e della mia nuova compagna, l'altro è della mia nuova compagna, e del suo ex. Ma l'ex, non vive von noi!!"

5 commenti:

ThumbZ ha detto...

Ti piaceva Bruno, eh???

lore ha detto...

riuscire a impersonare persone diverse dalla propria identità è very imp. ...cazzate a parte ;) ...devi vedè che fio era!! mia come te!!! ...insomma still alive?? quando ti trasferisci a Londra??? ahahahahahahahhhhahahhahahaaahahahha ....

ele ha detto...

Come se il fatto che almeno l'ex della nuova compagna non vivesse con loro poteva rendere accettabile il menage!!!Hai capito Bruno....molto carino il racconto. Propio l'altro giorno in radio ho sentito che un sondaggio ha decretato quella del pompiere la professione più sexy, leggendo il tuo post ci ho subito pensato, in effetti...ciao Lore!

lore ha detto...

grazie x il tuo graditissimo commento ;) si, tutti immaginiamo i pompieri come degli "angeli", per il lavoro che fanno, ma nella vita saranno tali e quali a tutti gli altri, o forse visto tutto il bene che fanno a lavoro, fuori ne combinano di tutti i colori...ciao ele a presto ;)

Unknown ha detto...

Complimenti per la dovizia di partcolari... :) sembra quasi ti sia successo davvero! :):):);)
Ma le donne "pompiere" esistono???
Bruno...un eroe! :)
Sei meraviglioso. :) :p ;)