venerdì 1 ottobre 2010

breve soggiorno a bristol

Città carina, tempo di merda, gente scostante fino al week-end, fin troppo socievole nel week-end. Ma come al solito sono i dettagli che mi hanno colpito.
Come la gente che corre con lo zaino, e mi hanno detto essere le persone che tornano da lavoro, dentro lo zaino ci sono scarpe, giacca, cravatta, camicia e compagnia bella. Ottimizzano il tempo per tornare a casa con il fare attività fisica, con una minor immissione di gas serra nell'atmosfera, bravi!! ..tra l'altro bristol si stende su un terreno collinare con continui saliscendi.
Poi ci sono un sacco di ragazze madri, e mi dicevano, gli abitanti della zona, che purtroppo è molto frequente questa situazione, e senza fare sarcasmo, la colpa è dell'alcool, che assume le dimensioni di piaga sociale. Vabbè!!
Altro dettaglio, la maggior parte dei lavoratori, è impiegato in terziario, tutte banche, studi di varia natura, aziende di progettazione, la maggior parte delle persone che si vedono all'uscita degli orari di lavoro sono vestiti in giacca e cravatta!!
E poi c'è la trasformazione che avviene nel w.end. La città brilla di una luce diversa. I camion che portano i bagni pubblici a cielo aperto nelle piazze, le persone che con qualche birra in corpo iniziano a socializzare, a divertirsi. Le file ai bancomat, le file kilometriche davanti ai locali. (cito Giovanni: gli inglesi hanno una spiccata attrazione per le file).
Comunque credo che la vita a bristol scorra piacevolmente. La toscana è migliore.

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